Le novità 2024 per il bonus prima casa under 36.

Nel contesto economico attuale, caratterizzato da una crescente attenzione verso le politiche abitative, emerge una notizia estremamente rilevante per i giovani sotto i 36 anni: la Legge di Bilancio del 2024 introduce modifiche significative al regime di agevolazioni fiscali, precedentemente presenti nel Bonus Prima Casa.

Questo cambiamento normativo, attualmente in fase di discussione parlamentare, segna un punto di svolta per questo settore, con implicazioni dirette importanti per i potenziali acquirenti.

Mutui agevolati per l’acquisto della prima casa

Per prima cosa la proroga della garanzia sui mutui per l’acquisto della prima casa per gli under 36 è stata confermata per tutto il 2024.

Questo elemento di continuità è sicuramente positivo, in quanto permette ai giovani con un ISEE inferiore a 40.000 euro di accedere a un mutuo agevolato con la garanzia fornita dal Fondo Consap, che può coprire fino all’80% del finanziamento richiesto, fino a un importo massimo di 250.000 euro.

Stop alle agevolazioni fiscali per gli atti di compravendita

Tuttavia, è fondamentale sottolineare un importante cambiamento di rotta: le agevolazioni fiscali, precedentemente disponibili, non saranno più applicabili a partire dal prossimo anno.

In particolare, il bonus prima casa 2024 per gli under 36 non includerà più le esenzioni fiscali relative agli atti di compravendita. Questa modifica dunque comporterà un aumento significativo delle spese associate all’acquisto della prima casa. Rimarranno però presenti le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, precedentemente sospese a causa della pandemia.

Il bonus prima casa, non quello dedicato esclusivamente agli under 36, infatti rappresenta un’opportunità significativa per ridurre l’onere fiscale associato all’acquisto di una prima abitazione adibita a residenza.

È importante notare che il bonus non è applicabile agli immobili considerati “di lusso”, classificati nelle categorie A1, A8 e A9.

I requisiti per accedere al Bonus prima casa

Per beneficiare del bonus prima casa, i requisiti principali includono il trasferimento della residenza nell’immobile acquistato entro 18 mesi dalla data del rogito e, nel caso di possesso di un’altra abitazione acquistata con l’agevolazione “prima casa”, la vendita di quest’ultima entro un anno dal nuovo acquisto.

Inoltre, se un contribuente vende un immobile acquistato con l’agevolazione e lo rivende entro cinque anni, deve acquistare un’altra abitazione entro un anno per mantenere il beneficio fiscale ottenuto.

Il Bonus prima casa 2024 quindi presenta agevolazioni interessanti, come la riduzione della tassa di registro al 2% per gli acquirenti che acquistano da soggetti esenti dall’IVA e l’applicazione dell’IVA al 4% per gli acquirenti che acquistano da soggetti passivi IVA.

Cosa comporta la sospensione delle esenzioni fiscali?

La novità più rilevante per il 2024 è quindi la sospensione delle esenzioni fiscali per gli under 36, con un conseguente aumento delle imposte per i giovani acquirenti di prima casa.

Questo cambiamento avviene in un contesto in cui, a causa degli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla BCE, molti giovani, spesso in situazioni lavorative precarie, hanno già ridotto le richieste di mutui per l’acquisto di una casa.

Le imposte che ritorneranno ad essere applicate per gli under 36 dunque includono l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’imposta sostituiva e il credito di imposta IVA.

Le modifiche quindi introdotte dalla Legge di Bilancio del 2024 rappresentano un punto di svolta per i giovani sotto i 36 anni che aspirano all’acquisto della prima casa. Se da un lato la proroga delle garanzie sui mutui è un segnale positivo, dall’altro la sospensione delle esenzioni fiscali impone una riflessione approfondita e una pianificazione finanziaria più accurata.