SCIA: di cosa si tratta e chi deve presentarla?

La SCIA commerciale è un adempimento obbligatorio composto da documenti tecnici e amministrativi che va depositato presso il SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) competente per territorio ogni volta che si avvia, si cessa o si subentra in un’attività produttiva artigianale, commerciale o industriale.

L’impresa quindi deve sempre presentare la SCIA prima dell’apertura, del subentro o della cessione dell’attività.

Ecco alcune fra le imprese che sono soggette a presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività:

  • commercio al dettaglio
  • commercio all’ingrosso
  •  acconciatori ed estetisti
  •  bar, ristoranti etc.

Al contrario, non sono obbligati a presentare la Scia i piccoli laboratori artigiani con un massimo di 3 addetti che non producono emissioni in atmosfera, non hanno scarichi idrici industriali, non producono rifiuti speciali pericolosi e non hanno un impatto acustico sufficiente a recare disturbo (per esempio, figure professionali come calzolai, sarti, riparatori TV ed elettricisti).

Dove va presentata?

La SCIA può essere presentata con diverse modalità, ovvero:

  • Tramite il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) se il Comune di competenza lo prevede. Una volta depositata la SCIA presso il SUAP competente l’attività può iniziare con effetto immediato.
  • Tramite sistema informativo Starweb (dalla Camera di Commercio competente per territorio)
  • Portale Impresainungiorno

La SCIA può essere depositata direttamente dal titolare dell’attività o anche da un professionista incaricato.

Quali documenti bisogna allegare?

La SCIA è composta da diversi allegati sia tecnici che amministrativi, quali ad esempio:

  • Autocertificazioni dei requisiti
  • planimetrie
  • dichiarazioni di conformità degli impianti

Oltre a questi documenti, ce ne posso essere degli altri, per esempio quelli relativi all’assoggettabilità antincendio dell’attività, ai requisiti igienici richiesti dall’Asl etc..

Tuttavia, questi allegati questi non sono standard, ma variano in funzione del tipo di attività che si va a segnalare.

Cosa succede dopo la presentazione della SCIA?

Nei 60 giorni successivi alla presentazione, le SCIA inviate vengono sottoposte a un controllo da parte del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) e degli Enti e Uffici della Pubblica Amministrazione incaricati. L’obiettivo dell’istruttoria da parte dei competenti enti del SUAP è quello di individuare eventuali informazioni o allegati che potrebbero essere necessari per l’integrazione del dossier. Se vengono rilevate irregolarità, mancanza di requisiti o carenze nella documentazione, sarà inviata una richiesta di correzioni.

Nel caso in cui l’impresa non adempia alla richiesta di adeguamento della SCIA, l’ufficio competente potrebbe prendere misure per impedire la continuazione dell’attività.

Prima di iniziare un’attività è importante affidarsi a professionisti del settore per capire se si è soggetti alla presentazione della SCIA e quali sono i documenti necessari per aprire l’attività.  

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