Requisiti necessari per potere eseguire l’installazione degli impianti elettrici

L’installazione degli impianti elettrici a servizio di qualsiasi edificio ricadono nel campo di applicazione del Decreto Ministeriale n. 37 del 22/01/2008, a partire dal punto di consegna da parte del fornitore (contatore).

Per poter esercitare l’attività di installatore o di manutentore di un impianto elettrico, è necessario essere iscritti al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane.

Il responsabile tecnico dell’impresa deve possedere alcuni requisiti tecnico-professionali:

  • avere un diploma di laurea in materia tecnica, oppure un diploma di scuola secondaria con specializzazione nel settore elettrico seguito da periodo di inserimento di almeno due anni continuativi alle dipendenze di una impresa del settore
  • oppure un attestato professionale ottenuto a seguito di un periodo di inserimento di almeno quattro anni continuativi alle dipendenze di una impresa del settore;
  • o ancora una prestazione lavorativa svolta alle dipendenze di una impresa del settore per un periodo di almeno tre anni in qualità di operaio installatore specializzato.
impianti elettrici

Quali sono i documenti necessari in caso di lavori sugli impianti elettrici?

  1. Il progetto

In caso di installazione, trasformazione o ampliamento di un impianto elettrico, è necessario redigere un progetto.

Chi può redigere il progetto di un impianto elettrico?

Tale progetto può essere redatto dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice se la potenza impegnata è inferiore o uguale a 6 kW, se le utenze sono alimentate a tensione inferiore o uguale a 1000 V, se la superficie dell’unità abitativa è inferiore o uguale a 400 mq o se la superficie dell’unità non abitativa è inferiore o uguale a 200 mq. Negli altri casi il progetto deve essere redatto da un professionista iscritto ad un albo professionale con specifiche competenze in ambito di progettazione di impianti elettrici.

Come deve essere redatto il progetto di un impianto elettrico?

Il progetto deve essere redatto secondo la regola dell’arte, ad esempio seguendo le indicazioni delle norme UNI o CEI.

Devono contenere almeno gli schemi dell’impianto, i disegni planimetrici e una relazione tecnica che descriva in modo qualitativo e quantitativo l’intervento sull’impianto elettrico.

In particolare, devono essere descritte le tipologie e le caratteristiche dei materiali e dei componenti da utilizzare e le misure di prevenzione e di sicurezza da adottare, con particolare attenzione ai luoghi a maggior rischio di incendio e di esplosione. Il progetto deve essere depositato presso lo sportello unico per l’edilizia del comune in cui deve essere realizzato l’impianto.

  1. La dichiarazione di conformità
Chi deve rilasciare la dichiarazione di conformità dopo l’installazione o modifica degli impianti elettrici?

Al termine dei lavori, l’impresa installatrice esegue le verifiche previste dalla normativa, comprese quelle di funzionalità dell’impianto, e successivamente rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati.

Tale dichiarazione deve essere redatta secondo il modello allegato al DM 37/08, e deve comprendere tutti gli allegati obbligatori, ovvero la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati ed il progetto.

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Installazione impianti elettrici: casi particolari

Rifacimento parziale di un impianto elettrico

In caso di rifacimento parziale degli impianti, il progetto e la dichiarazione di conformità si riferiscono alla sola parte di impianto oggetto dell’opera di rifacimento, ma devono tenere conto della sicurezza e funzionalità dell’intero impianto.

Mancanza della dichiarazione di conformità per un impianto esistente

Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto si può sostituire con una dichiarazione di rispondenza.

Tale dichiarazione può essere prodotta solo per gli impianti eseguiti prima dell’entrata in vigore del DM 37/08 (ovvero il 27 marzo 2008), e può essere redatta solamente da un professionista iscritto all’albo professionale con specifiche competenze nella progettazione di impianti elettrici, e che abbia esercitato la professione per almeno cinque anni in tale settore impiantistico.

La dichiarazione è resa sotto la personale responsabilità del professionista, dopo avere eseguito sopralluoghi ed accertamenti.

Per gli impianti che possono essere progettati dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice, come descritto in precedenza, la dichiarazione di rispondenza può essere resa da un soggetto che ricopre tale ruolo da almeno cinque anni.

Quali sono gli obblighi del committente nel processo di installazione di un impianto elettrico?

Il committente è tenuto ad affidare i lavori sui propri impianti elettrici solamente ad imprese abilitate ai sensi del DM 37/08, e ad adottare le misure necessarie alla conservazione delle caratteristiche di sicurezza degli impianti, seguendo le istruzioni per l’uso e la manutenzione rilasciate dall’impresa installatrice e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.

Nel caso in cui gli impianti elettrici si trovino all’interno di un luogo di lavoro, il Testo Unico della sicurezza (D.Lgs. 81/08) ed il Dpr 462/01 prevedono l’obbligo per il datore di lavoro di fare eseguire verifiche periodiche da parte di Organismi abilitati dal Ministero delle attività produttive, ogni due o cinque anni a seconda del livello di rischio presente nell’attività.