Protocolli di sostenibilità: cosa sono e a cosa servono?

I protocolli di sostenibilità, anche detti Certificazioni ambientali, hanno l’obiettivo di definire i criteri standardizzati per valutare la sostenibilità ambientale degli edifici già esistenti e di quelli in fase di costruzione.

Le regole stabilite dai protocolli di sostenibilità, fungono da linee guida sia durante la progettazione di nuovi edifici sia per valutare retrospettivamente il livello di sostenibilità di quelli già esistenti.

L’input dell’Unione Europea.

Nel 2002 l’UE ha introdotto con la Direttiva europea CE 2002/91 la Certificazione energetica, con l’intento di ridurre i consumi energetici degli edifici e le emissioni di gas nocivi nell’atmosfera, ma anche allo scopo di migliorare gli standard qualitativi delle costruzioni, garantendo l’efficienza energetica e la conformità alle normative vigenti, e di informare gli utenti riguardo alla qualità energetica dell’edificio, evidenziando le potenziali opportunità di miglioramento energetico e le tecnologie disponibili.

Con la successiva Direttiva Europea 31/2010, sono stati definiti due principali traguardi da raggiungere entro il 2020:

  1. la realizzazione di nuove costruzioni a Energia Quasi zero
  2. l’estensione dei requisiti minimi di prestazione energetica a tutti gli edifici esistenti, unità immobiliari ed elementi edilizi che sono sottoposti a ristrutturazioni significative.

I protocolli di sostenibilità più diffusi: i Green rating systems.

I protocolli di sostenibilità più autorevoli e diffusi a livello nazionale ed internazionale sono:

CASACLIMA

Emanato dall’Agenzia CasaClima, ente certificatore per la Provincia di Bolzano, è volontariamente utilizzato anche da utenti di altre regioni come garanzia di elevata qualità edilizia.

Questo protocollo definisce diverse classi energetiche che consentono di valutare il livello di consumo energetico di un edificio: CasaClima Oro (consumo di 10 KiloWattora per metro quadrato all’anno); CasaClima A (consumo di 30 KiloWattora per metro quadrato all’anno); CasaClima B (consumo di 50 KiloWattora per metro quadrato all’anno).

Per ottenere la targhetta CasaClima, l’Agenzia effettua una scrupolosa valutazione sia durante il processo di costruzione che mediante un’attenta analisi del progetto, sopralluoghi in cantiere e un test di tenuta all’aria chiamato Blower Door Test.

Il protocollo CasaClima è diventato un importante punto di riferimento poiché garantisce l’ottenimento di edifici ad alta efficienza energetica, un risultato che non sempre può essere assicurato da una certificazione tradizionale.

LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)

Leed è un protocollo di certificazione volontario originato negli Stati Uniti dalla U.S. Green Building Council.

Sono analizzati vari aspetti relativi all’impatto ambientale dell’edificio come la sostenibilità del sito, la gestione delle risorse idriche, le emissioni nell’atmosfera e il consumo di energia, l’uso di materiali e risorse rinnovabili.

Inoltre, vengono premiate l’adozione di tecnologie innovative e la valorizzazione delle caratteristiche uniche della località in cui si trova il progetto.

I risultati della valutazione si traducono in crediti, e la somma di questi determina il livello di certificazione assegnato: Base, Argento, Oro e Platino.

Inoltre questo protocollo è comunemente impiegato per progetti di ampia portata, inclusi interventi urbanistici, edifici pubblici e industriali, poiché utilizza una classificazione riconosciuta a livello internazionale.

ITACA

Il protocollo Itaca costituisce uno strumento che consente di valutare le prestazioni di un edificio non solo in termini di consumi energetici ed efficienza, ma anche considerando l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana.

Questo approccio favorisce la realizzazione di edifici sempre più innovativi, che garantiscono elevati livelli di comfort abitativo.

Il Protocollo Itaca assicura un’analisi oggettiva attraverso l’utilizzo di indicatori e metodi di verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazionali di riferimento. Esso può essere applicato per valutare edifici residenziali, commerciali e industriali, basandosi su criteri simili a quelli del GBC Italia.

Tali criteri comprendono la qualità del sito, il consumo di risorse, la qualità dell’aria, il carico ambientale e la qualità del servizio. Per ogni criterio, l’edificio può ottenere un punteggio che varia da 0 a 5 a seconda della sua prestazione.

PASSIVHAUS

Una casa certificata secondo lo standard Passivhaus è una dimora che può soddisfare il proprio fabbisogno termico senza o con un minimo apporto di energia aggiuntiva per il riscaldamento interno. La casa passiva è progettata senza la necessità di un impianto tradizionale di riscaldamento, come caldaie, termosifoni o simili.

Questo risultato è reso possibile grazie a un approccio attento alla progettazione, che prevede l’utilizzo di isolamenti termici altamente efficienti sulle pareti esterne, il tetto e le finestre, oltre all’impiego di sistemi di ventilazione controllata con recupero energetico.

La chiave per ottenere il massimo vantaggio dallo standard Passivhaus è ridurre al minimo il fabbisogno energetico complessivo della casa, che dovrebbe essere inferiore a 15 kWh per metro quadrato all’anno.

Il risultato è raggiunto grazie all’attenzione meticolosa alla costruzione e all’isolamento, che contribuiscono a mantenere il comfort termico all’interno dell’edificio senza la necessità di utilizzare fonti di riscaldamento tradizionali.

BREEAM

La certificazione Breeam si fonda su un approccio globale per valutare la qualità delle costruzioni, prendendo in considerazione tutti gli aspetti, dal processo di costruzione alle risorse impiegate.

Sono assegnati crediti e un punteggio complessivo in base a diverse categorie, tra cui:

1. Gestione del cantiere e dell’involucro edilizio.

2. Efficienza energetica e uso di energie rinnovabili.

3. Utilizzo sostenibile delle risorse idriche.

4. Impatto ecologico del sito e delle infrastrutture.

5. Promozione della salute e del benessere degli occupanti.

6. Sostenibilità dei sistemi di trasporto collegati all’edificio.

7. Scelta responsabile dei materiali e delle risorse impiegate.

8. Gestione e riduzione dei rifiuti prodotti.

Il sistema Breeam punta a promuovere edifici sostenibili, efficienti e in armonia con l’ambiente, stimolando la consapevolezza e l’implementazione di pratiche ecologiche nell’industria delle costruzioni.