L’intelligenza artificiale può sostituire il tuo commercialista nella consulenza fiscale?
L’evoluzione tecnologica nell’era dell’intelligenza artificiale sta portando cambiamenti significativi in diversi settori, compreso quello della consulenza fiscale e contabile.
Trattandosi di una tecnologia estremamente innovativa e disruptive, sono molti i dubbi e le paure che ha scatenato.
Nel seguente articolo andremo ad analizzare se, ad oggi, tale tecnologia può sostituire una figura come quella del commercialista, estremamente rilevante per la realtà imprenditoriale e burocratica italiana.
Dunque fino a che punto l’intelligenza artificiale può realmente sostituire l’esperienza e l’expertise umana di un commercialista?
L’IA ha dimostrato di essere in grado di elaborare grandi quantità di dati e informazioni in modo rapido ed efficiente, automatizzando processi che richiederebbero molto tempo e sforzo umano.
Intelligenza artificiale e consulenza fiscale: ChatGPT o commercialista?
Oltre infatti ai più conosciuti modelli di IA conversazionali, come ad esempio ChatGPT di OpenAI, apripista per tale tecnologia, esistono già software contabili e strumenti di intelligenza artificiale in grado di analizzare i documenti contabili, gestire le dichiarazioni fiscali e identificare potenziali errori o incongruenze in tali attività.
Senza dubbio, tali strumenti possono semplificare alcune attività contabili e fiscali, offrendo una maggiore velocità e precisione nel trattamento delle informazioni finanziarie, oltre ad abbassare notevolmente il rischio di errore umano.
Tuttavia, è importante considerare che l’intelligenza artificiale ha ancora alcune importanti limitazioni quando si tratta di compiti complessi che richiedono un’analisi approfondita, la comprensione del contesto e l’interpretazione delle leggi e delle normative fiscali.
Inoltre, un’altra importante limitazione che l’intelligenza artificiale deve ancora superare è l’incapacità di affrontare operazioni matematiche complesse. Questo dunque rende difficile una sostituzione completa nella consulenza fiscale, al contrario di quanto invece è successo negli USA per l’ambito legale.
Lì è stato sviluppata una IA, chiamata DoNotPay, che si pone l’obiettivo di sostituire la figura dell’avvocato, solitamente fuori dalla portata economica di molti individui, rendendo così la consulenza legale accessibile a tutti. Tale piattaforma, lanciata nel 2023, ha già acquisito una base clienti di 300.000 utenti.
Intelligenza artificiale o consulenza fiscale dal tuo commercialista?
La consulenza fiscale però richiede un alto grado di competenza e comprensione delle leggi e delle normative fiscali specifiche di ogni paese, in particolar modo in un paese con una burocrazia complessa come l’Italia.
Infatti non si tratta solamente di elaborare i dati, ma di interpretare le leggi fiscali e soprattutto fornire consulenza personalizzata e strategie operative e economiche adeguate alle specifiche esigenze di ciascun cliente.
Dunque, la consulenza fiscale richiede anche una buona dose di capacità comunicative e relazionali, poiché i commercialisti devono interagire con i clienti, comprendere le loro esigenze specifiche e spiegare in modo chiaro e comprensibile tutte le implicazioni fiscali delle loro decisioni aziendali.
Per il momento è meglio affidarsi al commercialista….
L’intelligenza artificiale può certamente supportare i commercialisti nel loro lavoro, automatizzando processi e fornendo strumenti di analisi avanzati.
Tuttavia, è ancora improbabile che possa sostituire completamente tale lavoro.
La consulenza fiscale richiede una combinazione di competenze tecniche, esperienza pratica e capacità umane che al momento sono difficilmente replicabili dalle macchine.
In conclusione, sebbene l’intelligenza artificiale possa contribuire a migliorare l’efficienza e l’accuratezza dei processi contabili e fiscali, la consulenza fiscale rimane un ambito in cui l’expertise umana e la comprensione del contesto rimangono fondamentali e dunque difficilmente potrà esserci una sostituzione completa, o almeno per ora….
